Oggi ho partecipato ad una passeggiata in montagna organizzata dalla Pro Loco di Serra San Bruno
Pubblico anche qui le foto che ho creato per instagram
Oggi ho partecipato ad una passeggiata in montagna organizzata dalla Pro Loco di Serra San Bruno
Pubblico anche qui le foto che ho creato per instagram
No, non è la giornata mondiale della felicità, ma la mia personale giornata della felicità.
Il 26 giugno per me è legato ad un istante di gioia pura e immensa.
Una felicità che mi ha riempito il cuore e che si rinnova ogni volta che la rivivo.
E il mio pensiero va a te ❤
Con l’augurio che tu sia sempre felice come lo sono stata io quel giorno… e anche di più.
tvbetnvs
Ho cercato di nascondere questo pensiero per tutto il giorno, ma riaffiorava sempre…
Tra non molto tempo saranno più i 24 senza di te, di quelli con te.
È triste.
Passerà.
L’anno scolastico si può considerare concluso, quindi posso pubblicare i miei riassunti
L’ Alfabeto del mio anno scolastico 21/22
A – Amalia, Giovanni e il juke-box in macchina
B – Buchi nell’orario (di 10, 20, 40 o 50 minuti)
C – Coordinatrice di 2G
D – Didattica Digitale Integrata (per gli amici DDI)
E – Esami? No!
F – FantaSanremo
G – Gruppo Alpha
H – Happiness
I – IPSEOA (2A, 3A, 4A) e CAT (2G e 4G)
L – Lavagna
M – Marco
N – Nonogram (a colori)
O – “Otto al litro” (3 volte)
P – Povero Gabbiano
Q – Quarantuno
R – RSU
S – Santa Maria del Bosco
T – Terza dose
U – Urla
V – Ventidue
Z – Zia Crispy
La mia colonna sonora dell’anno scolastico
“Fuori è notte” (il Tre) – inizio della scuola
“Senz’e te nun pozz sta” (Gianni Celeste) – la tattica infallibile per trovare un fidanzato
“Pastello bianco” (Pinguini Tattici Nucleari) – I primi mesi di scuola
“Spazio – tempo” (Francesco Gabbani) – vacanze di Natale
“Mia” (Lortex) – il rientro dalle vacanze
“Tu comm’a me (povero gabbiano)” (Gianni Celeste) – il secondo trimestre
“Abbi cura di te” (Highsnob e Hu) – Sanremo e il FantaSanremo
“Mi fiderò” (Marco Mengoni) – il tempo in macchina con Amalia e Giovanni
“Laurea ad Honorem” (Marracash e Calcutta) – la fine
“Ridere” (Pinguini Tattici Nucleari)7 – la visita al museo, il pranzo… le attività extra
Le altre canzoni che hanno fatto parte della colonna sonora, ma senza commento
Come nelle canzoni (Coez)
Meglio del Cinema (Fedez)
Millevoci (Albe)
Perso nel buio (Sangiovanni e Madame)
Finché non mi seppelliscono (Blanco)
Anna e Marco (Lucio Dalla)
Quando Dio ti ha inventata (Emanuele Aloia)
Insuperabile (Rkomi)
Brividi (Mahmood e Blanco)
Dove si balla (Dargen D’Amico)
Te penso ancora (Rocco Hunt)
Mi fai bene (Lortex)
Volevamo solo essere felici (Francesco Gabbani)
Crisalidi (Mr Rain)
Corallo (Lortex)
Tutte le notti (Tommaso Paradiso)
Occhi rossi (Coez)
Heat Waves (Glass Animals)
Giovani Wannabe (Pinguini Tattici Nucleari)
Cartagine (Emanuele Aloia)
Nostalgia (Blanco)
Ho trovato questa poesia su internet:
Sii paziente verso tutto ciò
che è irrisolto nel tuo cuore e…
cerca di amare le domande, che sono simili a
stanze chiuse a chiave e a libri scritti
in una lingua straniera.
Non cercare ora le risposte che possono esserti date
poichè non saresti capace di convivere con esse.
E il punto è vivere ogni cosa. Vivere le domande ora.
Forse ti sarà dato, senza che tu te ne accorga,
di vivere fino al lontano
giorno in cui avrai la risposta.
Rainer Maria Rilke (da Lettera ad un giovane poeta)
Mi sarebbe stata utile qualche anno fa in questo periodo, quando avevo la mente e il cuore pieno di domande senza risposta.
Alla fine ho trovato le risposte? No.
Ma, come dicono tutti, il tempo mi ha aiutato a dimenticare le domande.
È passato un mese dal 18 maggio.
E due mesi dal 18 aprile.
E io ancora guardo indietro… 😕
… aspettando con tristezza il giorno in cui smetterò di farlo.
È stato come un viaggio.
I viaggi sono così: periodi di stacco dalla solita vita che durano relativamente poco, ti rendono felice, ti lasciano ricordi e belle sensazioni nel cuore e poi finiscono.
Si ritorna alla solita vita, ma con un bagaglio di ricordi in più.
Ogni tanto la mente ripercorre quei giorni, ma ben sapendo che non ci si può ritornare.
In quei momenti ci si crogiola un po’ nella nostalgia, si sfoglia l’album delle fotografie, si guardano i souvenir che lo ricordano e poi si ritorna alla vita quotidiana.
Ho visto questa frase sui social. Mi piace.
Non è una cosa strana. Quando si è innamorati è una cosa ovvia… non so perché mi ha colpito.
Ho trovato questo pensiero su Facebook.
Lo condivido. È vero. L’ho sperimentato in queste settimane ed è proprio così.
E poi mi piace perché si rivolge a qualcuno che si chiama Anna.
Aspettavo questa festa da tre anni e ci tenevo tanto ad essere presente.
Temevo che qualche imprevisto me lo avrebbe impedito, invece sono riuscita ad esserci.
Mi sono regalata questi due pomeriggi di relax e stacco dagli impegni, con alcuni momenti passati in solitudine e altri in piacevole compagnia.
Ho pranzato sotto gli alberi, ho passeggiato percorrendo più volte tutto il sentiero che avevo spesso desiderato di percorrere in questi anni, ho riletto le due lettere di San Bruno, ho iniziato il libro della sua vita, ho assistito alla Messa in quel santuario così speciale e ho partecipato alla processione di ritorno.
Ogni tanto una vocina malinconica e nostalgica mi chiedeva come sarebbero stati questi due giorni insieme a te.
Non posso saperlo, ma poiché ho sempre considerato la tua compagnia più piacevole della solitudine (che adoro), immagino che la tua presenza avrebbe aggiunto un tocco di magia in più a questi giorni che comunque sono stati sereni.
Forse con te sarebbero stati speciali…
Ma non ha senso pensarci. Devo vivere la vita così com’è, cercando di trarre il meglio dal momento presente, senza correre dietro ai pensieri che mi chiedono di immaginare come sarebbe stato se…
E mi torna in mente una frase che si legge spesso sui social:
È così che mi sento: scartata.
In fondo mi ha definita un dono, un regalo… dovevo aspettarmi che ad un certo punto mi scartasse.
Che triste gioco di parole…
Ieri era il 2 giugno.
Sarebbe stato il nostro “mesiversario” (parola che odi).
Peccato che probabilmente già il 2 maggio non eravamo più “noi”…
Strano però non averci pensato affatto, me ne sono accorta solo ora. Mi sembra un buon segno.
Piano piano ti sto dimenticando. Era l’ultima cosa che avrei voluto fare, che pensavo di dover fare ed ora è l’unica strada da percorrere.
È triste. Ma la vita è così, con alti e bassi.
Di solito mi capita proprio così… a quanto pare è il modo giusto! 😉
Ancora non sono riuscita a scriverne una di cui essere pienamente soddisfatta, ma la scriverò 😁