Archivi del mese: agosto 2023

L’alfabeto del mio anno scolastico 22/23

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Riassunto della giornata di ieri tramite Instagram

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Caro Blogguzzo,

ieri mi è successa una cosa probabilmente di poca importanza agli occhi di un osservatore esterno, ma che comunque mi ha reso triste per tutto il giorno.

Non ha influito sulla mia giornata… ho fatto quello che dovevo fare… ma non ero tranquilla.

Avevo un velo di tristezza sul cuore e la sensazione di aver subito un’ingiustizia.

Dopo aver notato di essere nell’elenco delle persone che avrebbe bloccato gli ho scritto un breve messaggio incredulo.

Lui lo ha visualizzato verso mezzogiorno, ma non ha risposto.

In fondo è una pagina con 350.000 followers. Riceverà centinaia di messaggi al giorno, non può badare a tutti. E soprattutto io per lui non conto nulla, sono una delle tante, mentre lui è la mia pagina preferita.

Mi tornava in mente il periodo in cui gli avevano hackerato il profilo e ha dovuto ricominciare da zero. Io sono stata tra le prime a seguirlo di nuovo e in questi anni ho cercato sempre di sostenerlo mettendo like a tutto quello che pubblica e commentando senza farmi problemi, anche per aumentare le interazioni.

Non sopportavo l’idea che potesse bloccarmi così, con leggerezza, come se fossi una che lo segue distrattamente, a cui non importa che ci sia o non ci sia o peggio ancora che ha un’opinione negativa di lui e lo segue per deriderlo, cogliendo l’occasione per insultarlo.

Sapevo di non poter dire o fare nulla per fargli cambiare idea, perché non mi avrebbe creduto.

Eppure nelle ultime settimane gli ho scritto tanti messaggi quasi ogni giorno per commentare le sue storie e lui spesso mi ha risposto o ha reagito con risate o cuoricini. Guardando quelli avrebbe potuto capire che non sono contro di lui.

Gli ho scritto un messaggio in cui mi sono difesa dall’accusa di hater, perché non lo sono. Non ho un atteggiamento di hater con nessuno, ma soprattutto con lui. Gli ho detto che ci tenevo e che mi sarebbe dispiaciuto essere bloccata, mandata via dalla comunità a cui mi sentivo di appartenere.

Lui mi ha risposto così:

E io mi sono messa a cercare il like incriminato.

“Un anno fa sono stata eliminata per aver visualizzato una storia e oggi vengo eliminata per aver messo un like” era questo il pensiero che mi risuonava in mente.

Ho trovato quel like. Non voleva essere contro di lui. Ho provato a giustificarmi. Lui ha visualizzato la mia risposta.

Alla fine non mi ha bloccato, ma sono stanca e triste. Non riesco a comportarmi con lui come prima. Non riesco a mettere like ai suoi post, commentare rispondere ai sondaggi. Si è rotto qualcosa.

Non so se tra qualche giorno passerà e riprenderò ad interagire come prima.

Fine della strana giornata in cui ho avuto il mio Very in mente per tutto il tempo 😉

Sarebbe bello…

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Anche io penso che sia così…

Sarebbe bello se tu me ne parlassi, mi piacerebbe se tu ti confidassi con me.

Mi basta comunque sapere che ci sei, anche se ci sentiamo di meno.

Messaggio non inviato

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È questo che vorrei scriverti stasera.

il mio 2022

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Ho visto di sfuggita questa frase su Facebook e mi sembra che descriva bene il mio 2022

Pensieri sulle briciole d’amore

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Sono legata al Vangelo di oggi, come a tutti gli altri brani che ho sentito adatti a me in un periodo della mia vita.

Anni fa ero innamorata di un ragazzo che non ricambiava i miei sentimenti, ma era comunque gentile con me.

Io mi accontentavo di quel poco che mi poteva dare. Anche la risposta ad un mio messaggio, l’emoji di un sorriso o piccolissimi gesti di questo tipo mi facevano stare bene.

Una mattina, leggendo questo brano, mi sono rivista nella donna cananea quando dice che i cagnolini mangiano le briciole di pane che cadono dalla tavola del padrone.

Ero proprio come quei cagnolini. Mi accontentavo delle briciole del suo amore.

Quel giorno mi sono detta che avrei dovuto desiderare di trovare un uomo disposto a darmi il suo amore interamente. Che mi considerasse meritevole di riceverlo.

Una parte di me spera ancora di trovare un giorno un uomo così.

Forse in passato ne ho incontrati e sono stata io a non voler accogliere l’amore che mi offrivano.

È così raro incontrare una persona con la quale possa scattare un desiderio reciproco di amare ed essere amati.

Chissà se la vita vorrà farmi sperimentare ancora questa piccola grande magia.

Autenticità

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Mi piace questa parola. Racchiude tante sfumature di significato che altre parole più utilizzate non hanno.

Mi piacerebbe essere definita una persona autentica. Mi piacerebbe esserlo. Devo cercare di diventarlo.

Mi sembra un aggettivo più profondo di “sincero” perché quest’ultimo lo associo prevalentemente al modo di parlare.

Mi trasmette maggiore serietà e senso di responsabilità di “spontaneo”, che sembra quasi riferito ad una persona istintiva.

Autentico.

Sì, mi piace 🙂

18 agosto

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Dopo 4 anni torno a Nicastrello per la festa di Sant’Elena, come da tradizione 😊

… e il rolligero è partito.

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Ho appena finito di leggere questo libro:

Mi è stato consigliato come “il miglior libro sulla vita di San Bruno” e sento di poter confermare questa definizione.

Ricostruire la vita e il pensiero di un uomo vissuto più di mille anni fa, di cui abbiamo solo notizie frammentate è un’impresa ardua.

Mi è piaciuto l’approccio direi “scientifico” del libro. Ogni affermazione sulla vita o sul pensiero del Santo viene giustificata citando le fonti che inducono a ritenerla credibile.

Mi è capitato in questi anni di leggere brevi biografie di questo Santo, ma ora sento di aver assimilato meglio le varie fasi, perché le ho ripercorse lentamente, soffermandomi ad analizzarle e riflettendo con l’autore, su ognuna di esse.

All’autore va dato il grande merito di aver messo insieme testimonianze e fonti che una persona come me non avrebbe mai avuto la possibilità di consultare. Ha riunito insieme tanti pezzi di un puzzle sparpagliati in tutta Europa in oltre mille anni di storia.

Tutto ciò in uno stile piuttosto scorrevole e non pesante, considerato anche il carattere storico del libro.

Sono contenta di averlo letto. Mi sento più vicina a questo Santo e non vedo l’ora di tornare a visitare i suoi luoghi con questa nuova consapevolezza.

Elemento in comune

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C’è un elemento in comune tra le due vigilie di Ferragosto passate a Serra: il pensiero rivolto a te.

Un anno fa ero convinta che fossi arrabbiato con me, ti eri innervosito per un mio comportamento e non ci sentivamo da due giorni. Ricordo che ho passato il tempo in macchina a cercare le parole adatte per provare a chiarire, a spiegarti il motivo del gesto che ti aveva infastidito.

Temevo di averti perso e che quello strano rapporto di amicizia si potesse considerare già finito.

Invece a distanza di un anno ci sei ancora. E ancora oggi sono andata a Serra pensando a te, ma in maniera diversa. Poco prima di partire da casa, infatti, ti avevo scritto un messaggio (per sapere se ti è passata l’influenza) e aspettavo la tua risposta.

Mi rende felice pensare che in qualche modo ancora ci sei e che sei stato il pensiero che ha accomunato questi due giorni dall’atmosfera particolare.


Doveva essere un’altra, a dire il vero, la persona a cui pensare oggi.

Ed effettivamente stamattina ho rivolto un pensiero a lui, ricordando che proprio il 14 agosto di 9 anni fa ci siamo conosciuti.

L’ho anche intravisto in Chiesa. Lui ovviamente non ricorda questo anniversario… e spero di non pensarci più nemmeno io.

Già l’anno scorso credo di non averci fatto caso, presa com’ero dall’altro pensiero… spero di non badarci nemmeno nei prossimi anni.


In sottofondo ovviamente c’è anche un altro pensiero…

Non starò pensando troppo? 😅

Il giorno giusto? 😉

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Oggi ho iniziato un libro nuovo, quello sulla vita di San Bruno.

Lo avevo iniziato a Santa Maria il lunedì di Pentecoste dell’anno scorso. Quel giorno però ne ho letto solo qualche pagina e nei giorni successivi non l’ho più ripreso.

Ora ho pensato che nei periodi che precedono le feste di San Bruno non avrò mai tempo per leggerlo, quindi meglio approfittarne adesso!

La liturgia di oggi, festa di Santa Teresa Benedetta della Croce, prevede la lettura del libro del profeta Osea e la frase:

Ecco, la condurrò nel deserto
e parlerò al suo cuore.

Os 2, 16

mi sembra perfetta per San Bruno che cerca la solitudine dell’eremo per incontrare Dio.

Spero che sia davvero il giorno giusto per iniziare questa lettura 😉

Intanto ho letto il primo capitolo 😌

Buona descrizione

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Questa mi sembra una buona descrizione di come dovrebbe essere l’altra metà 😉

Ma credo sia fantascienza 😂🤣😂

Buona festa ai nostri a-mici

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Per la giornata internazionale del gatto, pubblico la foto del gatto più affezionato alla mia Yuki 😄

E adesso provo a commentare

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Ho finito di leggere questo libro:

È un libro che parla d’amore (non di guerra come quello della scorsa settimana), ma si concentra soprattutto sui pensieri dei personaggi, sulle loro emozioni, le loro ansie, paure…

I protagonisti non sono ragazzini alle prese con i primi amori, ma sono persone che già ci hanno provato e che ora si ritrovano feriti, con il peso del loro passato sulle spalle e provano a capire se è ancora possibile trovare la felicità insieme ad un’altra persona.

Avevo iniziato questo libro un paio di anni fa, ma l’avevo abbandonato. Non mi piaceva lo stile, mi perdevo nei frequenti giri di parole… probabilmente in quel periodo cercavo più una storia “raccontata”… non saprei come definirla.

Lo stile del libro è particolare, diverso dal solito. Anche il cambio di carattere e la grandezza variabile della scrittura sono tratti distintivi di questo libro. Ci sono parti che sembrano flussi di coscienza, usati anche a volte per scandire il passare del tempo.

Leggerlo è piacevole, coinvolgente, scorrevole…

Mi sono ritrovata a leggerlo 40 pagine alla volta. Non mi era mai capitata una cosa del genere: non riuscivo a leggerne di meno perché avevo voglia di andare avanti e non riuscivo a leggerne di più perché sentivo il bisogno di fermarmi.

In 5-6 tappe suddivise in 3 giorni, ho letto questo libro che mi ha fatto sentire meno sola… forse perché in fondo mi sono riconosciuta nei personaggi. Ho qualcosa di uno, qualcosa di un altro… e mi ha dato speranza: magari anche a me capiterà di avere un’altra possibilità nella vita di trovare l’amore. Chissà.

Qualcuno che dica anche a me “io ti comprendo e non mi spaventi” 😉

E riferita a questa frase, ho casualmente trovato un’immagine

Non è semplice trovare l’esatto complementare, forse è impossibile. Ma ognuno deve comprendere e rispettare la propria e l’altrui complessità.

“Critone, dobbiamo un gallo ad Asclepio…”

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Ieri pomeriggio ho finito di leggere questo libro.

Non sapevo di cosa trattasse quando l’ho iniziato e ammetto di averlo scelto per un motivo che non mi fa onore. 😅

Avrei voluto iniziare a leggere “l’amore ai tempi del colera” ma era scritto troppo piccolo ed è un testo piuttosto voluminoso. Essendo fuori allenamento e dedicando pochi minuti al giorno alla lettura, ho optato per un libro piccolo e scritto in grande 🤭

Le dimensioni di questo libro facevano al caso mio, il titolo mi incuriosiva e ho iniziato a leggere.

Racconta dell’invasione di un piccolo paesino del Nord Europa durante la Seconda Guerra Mondiale.

Non essendoci molti riferimenti espliciti, si può adattare a qualsiasi invasione di qualsiasi guerra… io ad esempio pensavo all’invasione dell’Ucraina di questi ultimi mesi.

Non era proprio il genere che avrei voluto leggere e immaginavo che non mi avrebbe coinvolto o incuriosito.

La lettura era piacevole, scorrevole e non ho mai sentito il desiderio di interromperlo.

Non è un libro noioso che parla di guerra, ma un libro che definirei “empatico”. Cerca di far capire i pensieri e i sentimenti degli invasori e dei conquistati. E li fa sentire tuoi.

Per fortuna del lettore, non c’è tempo di affezionarsi ai personaggi, perché è davvero un libricino, che racconta pochi episodi, pochi giorni di qualcosa che invece dura mesi e anni e di cui, comunque, si percepisce il peso.

Leggendolo si comprende l’insensatezza delle guerre, la certezza che non vi sono vincitori, ma solo vinti, che la libertà è il valore più alto e che ogni uomo combatte perché non gli venga negata.

Fa riflettere anche sull’importanza delle piccole cose, sul valore di un sorriso, di una parola gentile, dell’affetto degli amici e della famiglia, che non dobbiamo dare per scontati. Siamo fortunati a poterne godere!

Non ha un lieto fine, perché la guerra non ha niente di lieto. C’è stato un momento in cui mi è sembrato che potesse esserci un filo di speranza, un raggio di luce nelle tenebre, ma è stata solo una breve illusione.

Alla fine mi ha coinvolto e mi ha lasciato sommersa da una valanga di pensieri, riflessioni ed emozioni.

Non me l’aspettavo.

Sono contenta di averlo letto.