Abbiamo affrontato di nuovo l’argomento. Sono passati dei mesi dall’ultima volta e pensavo che ormai avessi accettato il mio pensiero.
Ogni volta mi ritrovo a ribadirti la stessa cosa e ogni volta sento che ti spegni. Ti ho deluso ancora.
Non so se continuerai a mantenere con me questo rapporto senza senso…
Non abbandonarmi. Ci tengo a te. Sto bene con te. Il mio cuore ha bisogno della tua dolcezza.
Sono così triste. E ho paura.
Chissà se pensi questo di me…
Mio caro blogguzzo,
tra di noi c’è un rapporto speciale. E lo sai bene.
A te confido i pensieri più intimi che sugli altri social nemmeno accenno.
Non dovrei. In fondo sei comunque una pagina pubblica. Ti può trovare chiunque. Forse dovrei smetterla di confidarmi con te e affidare i miei pensieri ad un diario cartaceo.
Oppure potrei renderti privato.
Per il momento mi limito a non farti pubblicità sugli altri social, tanto chi ti conosce e vuole venire a visitarti, sa trovare la strada comunque.
Spero di passare ancora tanto tempo con te e, perché no?, di trovare nuovi blog amici che non mi conoscono di persona, ma impareranno a conoscermi attraverso quello che racconto a te.
Sei importante, blogguzzo mio. Sei il mio posto preferito del web.
Con affetto, Annamaria ❤
Un anno fa…
Un anno fa siamo rientrati a scuola in presenza dopo una settimana di DAD subito dopo la fine delle vacanze di Natale. Avevo la prima ora di lezione e la seconda libera, ma mi hanno chiesto di entrare alla seconda ora per sostituire un collega assente. All’uscita non ho dovuto dare il passaggio a nessuno dei due passeggeri abituali.
Mi ritroverò spesso nelle prossime settimane a ripercorrere qualche giornata particolare di un anno fa.
Riflettevo sulle piccole coincidenze che sono capitate in quelle poche settimane e che io interpretavo come dei segnali.
Penso alle indicazioni che si trovano lungo i percorsi di trekking, che ti fanno capire che stai percorrendo la strada giusta.
Io davo questo significato alle piccole coincidenze, pensavo che fossero dei piccoli segnali a conferma che la strada che stavo percorrendo fosse quella giusta…
e invece…
O forse la strada era giusta davvero, anche se alla fine non c’era quello speravo di trovare, ma quello che temevo.
Forse sto percorrendo ancora la strada giusta e quella che mi sembrava la fine è stata solo una tappa del percorso che mi sta portando verso qualcos’altro.
Forse ci sono ancora dei piccoli segnali che mi fanno capire che sono ancora sulla strada giusta e magari non sempre li colgo o non do loro il giusto significato.
O forse ho sbagliato tutto e sto sbagliando ancora… o forse non esiste affatto “la” strada giusta.
Con il passare del tempo spero di riuscire a vedere chiaramente ogni cosa e a dare il giusto senso ad ogni avvenimento.
Forse allontanandomi ancora di più nel tempo, riuscirò a trovare altri significati nascosti, oltre a quelli evidenti che già riuscivo a cogliere mentre vivevo quei momenti.
Andiamo avanti e stiamo a vedere.
È bello svegliarsi con il sorriso. 😊
Anche se ancora è troppo presto per svegliarsi 😅
Ti ho sognato stanotte. Non mi succedeva da tanto tempo.
Eravamo insieme. Tu eri tranquillo, io sapevo che era sbagliato, ma non sapevo perché.
L’ho chiesto a te e tu hai ribadito che non c’era nessun problema, ma la mia sensazione non era cambiata.
Arrivata a casa, mi è tornato in mente il motivo per cui non posso stare con te e ho preso il telefono per chiamarti e dirtelo.
E mi sono svegliata.
È stato strano questo sogno. Mi ha lasciato addosso una strana sensazione. Un velo di tristezza.
Non so se può avere un significato. Non lo so interpretare.
Volendo provare a rifletterci, penso che sia un buon segno il fatto che anche la parte irrazionale che emerge nei sogni, ricorda perfettamente che tu fai parte del mio passato e non devi far parte del mio presente.
Questo concetto l’ho assimilato bene.
Non ci sentiamo da quasi 10 giorni.
Non era mai successo di far passare così tanto tempo senza nemmeno un saluto.
Mi manchi.
E ho paura. Spero che tu non voglia chiudere definitivamente con me.
Di certo non senti la mia mancanza. Sarai preso dalla tua vita e non hai nulla da dirmi, niente da voler condividere con me.
Tornerai?
Potrei scriverti io, ma non…
Non lo so…
Ti aspetto. Torna presto.
Ieri ho scoperto il giorno in cui ci siamo conosciuti, il giorno del nostro primo “incontro”. 😊
Mi sembrava strano non aver segnato l’avvenimento da nessuna parte, in fondo mi avevi colpito subito, ben sapendo che sarebbe stato molto improbabile rivederti o approfondire la conoscenza con te.
La prima storia su Instagram in cui parlavo di te risale al 19 luglio, ma già la tua presenza era diventata una piacevole abitudine, quindi immaginavo di averti conosciuto intorno al 10-15 luglio.
Ieri ho ritrovato la data precisa: 2 luglio 22. 😎
Giorno della Madonna del Soccorso 😁 Bella coincidenza per una persona a cui mi piace dedicare “Angelo mio” di Tiziano Ferro! 😉
Il 2 gennaio abbiamo inconsapevolmente festeggiato i 6 mesi dal giorno in cui ci siamo conosciuti. 😁
Spero che non sia stato il giorno della fine. Torna presto. Mi manchi. 😔
Tu presto volerai e ne morirò.
Non saluterai e poi fuggirai.
Cercherò di non scordarti mai, Angelo mio.
Sì, lo so, sono esagerata.
Sono solo 4 giorni…
Non sei nessuno per me…
Non avrei nemmeno il diritto di pensare una frase del genere…
Avrai i tuoi motivi…
Tornerai… magari anche oggi…
…
Ok… non lo dico, ma tu torna presto…
Ogni volta che leggo una metafora sugli amici cerco di dare un nome proprio ai vari elementi.
Qualche amico è come la luna, fa giri stretti stretti e lo vedi tutti i giorni,
qualcuno è una cometa,
qualcuno è lontanissimo ma l’orbita rimane fissa e sai che prima poi ti ritrovi vicino.
[…]
Ci sono anche le stelle, le puoi anche solo guardare e ricordarti che ci sono o che ci sono stati.La cosa che penso sia importante è non pretendere da ogni amico di farci da satellite, ma aspettare che i tempi ci riportino vicini.
Forse però la cosa più importante ancora è sapere che senza amici si sta al buio nell’universo”
Ieri sera ho visto il film “pattini d’argento”. Avevo letto il libro da ragazzina, ma guardando il film mi sono accorta di non ricordare assolutamente nulla. Nei prossimi giorni mi piacerebbe rileggerlo, avendo ancora in mente il film.
A mezzanotte, dopo “pattini d’argento” è iniziato un altro film: “La verità è che non gli piaci abbastanza”, quello che contiene una delle mie frasi preferite, la frase che è stata il mio mantra negli anni, quella che ognuno di noi dovrebbe stampare in formato gigante e appendere di fronte al letto.
Non potevo non guardarlo. Da mezzanotte alle due.
Il 2023 mi sta facendo fare cose strane…
Che senso ha dire: “più tardi devo chiederti una cosa”?
Dimmelo adesso!
O, se ora non puoi parlare, mi dici direttamente quello che devi dire, quando lo puoi dire.
Sarà sicuramente una cosa stupida. Di certo qualcosa che non posso immaginare. So bene che non serve a niente pensarci, perché non lo indovinerò mai. Eppure la mia mente curiosa ogni tanto torna a fare supposizioni.
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cose meravigliose!!! 